L'inserimento e l'integrazione dei minori stranieri avviene principalmente attraverso la scuola , che è per i bambini e ragazzi lo spazio più ampio e diversificato di socializzazione. La scuola e i servizi educativi in Italia sono diventati un vero spazio dell'incontro e dello scambio interculturali, visto la presenza sempre più consistente dei minori stranieri. La Mediazione Linguistica e Culturale fa chiarezza su: momenti di disorientamento e di incomprensione che possono riguardare stili di apprendimento, di interazione e relazione, stili di comunicazione e di uso del linguaggio; su momenti di trasmissione di informazione riguardo il funzionamento delle strutture scolastiche e informazioni chiarificatrici per l'inserimento del bambino straniero inoltre fornisce alla famiglia dell'alunno informazioni sul sistema scolastico ed educativo nel paese d'arrivo.
Affiancato da un mediatore l'alunno neo-arrivato fa i primi passi nell'apprendimento della lingua italiana, inizialmente come idioma della comunicazione quotidiana cioè in un registro linguistico a lui utile per comunicare bisogni, capire e farsi capire, esprimere stati d'animo, ricevere ed offrire desideri e bisogni per poi passare al lavoro, sia di pianificazione che di applicazione, nell'apprendimento delle discipline scolastiche. Il mediatore Linguistico Culturale svolge attività di intercultura anche interagendo con gli alunni e le famiglie straniere spiegando loro gli aspetti culturali, le diversità nella mentalità, le caratteristiche e le modalità della nuova realtà italiana. Sottolineando sempre il ruolo delle istituzioni scolastiche, punto di snodo privilegiato per l'acquisizione di atteggiamenti e relazioni interculturali non solo di studenti e insegnanti ma anche del tessuto sociale in cui le scuole operano.